IMAGINATION HAPPENS: UN MOTTO, UNO STILE DI VITA
LUNA MARGHERITA CARDILLI, creative director Black Fish Tank
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IMAGINATION HAPPENS: UN MOTTO, UNO STILE DI VITA

LUNA MARGHERITA CARDILLI, creative director Black Fish Tank

CARDAMOMO - Se fossi una spezia sarei il cardamomo, perché ha un nome simpatico, ma non ho idea di cosa sia!

Dal 2010 ti sei trasferita dalle Marche a Londra. Perché Londra? Ti va di raccontarci la tua esperienza? Hai constatato differenze di approccio e gestione del lavoro tra i due paesi?Cinque anni fa mi sono ritrovata a vivere una vita della quale non ero orgogliosa. Ero tornata ad abitare nella mia città di origine (Ancona), avevo terminato gli studi ottenendo il massimo senza dare il massimo e mi mancava quel senso di sfida, di ignoto, di sperimentazione che avevo sempre inseguito. Ho letteralmente ispezionato tutta l’offerta formativa delle migliori università europee fino a trovare il Master che più sentivo adatto a me. Non ho resistito al richiamo del Central Saint Martins College of Arts&Design e da lì la mia avventura è iniziata.
Terminato il Master - che spesso descrivo come un’esperienza onirica della quale forse comprenderò il significato soltanto quando durante la vecchiaia guarderò indietro - ho gironzolato un po’ per poi fondare insieme a Ljudmilla Socci il Black Fish Tank, l’agenzia di comunicazione che tuttora dirigo.
Lavorare a Londra significa avere a che fare con i migliori professionisti in circolazione e di conseguenza un tasso di competitività che farebbe impallidire una ginnasta cinese, si lavora al triplo della velocità e spesso gli orari sono invertiti perché non è detto che il tuo cliente o il tuo team si trovino nello stesso continente. Le collaborazioni nascono e muoiono velocemente, ci sono delle zone della città dove sai che potrai incontrare un programmatore o un fotografo o un esperto di marketing pronto a far volare la tua startup. Ci sarà sempre qualcuno più bravo, giovane, spigliato, competente, veloce o con un inglese migliore del tuo. Per questo io provo a concentrarmi su di me e a fare del mio meglio, cercando di abbandonare quei giudizi che sono solo mie proiezioni che poi si tramutano in limiti che mi impongo da sola. A volte mi rendo conto che agli occhi di nostri colleghi europei o americani, quelli che per me sono difetti per loro sono pregi o qualità esotiche affascinanti.
Londra è una città che ricorda, ogni momento, che sei tu a crearti il tuo destino.

Il motto della vostra agenzia Black Fish Tank è “imagination happens”. Ci racconti qualcosa in più?Il Black Fish Tank è il compromesso che ho fatto con la parte di me bambina che passerebbe la giornata a fantasticare, disegnare e andare in bicicletta e la parte di me adulta che sa che lavorare può essere molto interessante e anche appassionante. Abbiamo un’etica del lavoro un po' particolare: i nostri collaboratori vivono in varie zone del mondo per cui siamo molto elastiche su orari e strumenti per comunicare; paghiamo sempre in perfetto orario perché sappiamo che per ricevere bisogna prima dare (paghiamo anche gli stagisti); accettiamo solo lavori per cui sentiamo una certa attrazione, una passione, qualcosa che si accende. Non sempre è facile, ma in questi casi non si scende a compromessi: siamo delle puriste.
In più Ljudmilla ed io abbiamo una sorta di patto tacito: viaggiamo in continuazione. Ogni scusa è buona per fiondarsi in aeroporto e andare da qualche parte. Che sia una mostra, una collaborazione, un’idea su cui concentrarsi, un cliente o un computer che costa meno se acquistato in un altro paese. Soltanto nel 2014 abbiamo volato l’equivalente di 6 giri attorno a Marte: sono momenti di ricarica per l’anima i cui frutti si vedono poi nei momenti di forte stress o quando c’è da inventarsi una nuova soluzione per chissà quale sfida.
Il nostro motto “imagination happens” è interpretabile come “l’immaginazione accade”, nel senso che ci viene naturale, o anche nel senso che l’immaginazione noi la facciamo succedere, la realizziamo. Anche il nome Black Fish Tank ha questa doppia natura: che cos’è nero, il pesce o l’acquario? Sono vere entrambe le interpretazioni e questo rispecchia la natura poliedrica della nostra agenzia che grazie ad una fitta rete internazionale di collaboratori riesce a proporre molti servizi diversi fra loro, dal design alla fotografia, fino alla creazione di strategie comunicative e realizzazione di app.

Abbiamo avuto il piacere di averti nostra ospite nel maggio 2013 a #PC1 quale tutor del workshop SOLO MIA MAMMA CLICCA "MI PIACE"_ Social Media per creativi. Quali sono le principali tendenze oggi dei social media? Prospettive future?Vi ringrazio per avermi ospitato a #PC1, ho un ricordo molto piacevole di quella giornata: una bellissima sede, tante persone nuove e il vostro fantastico team a cui va tutto il mio affetto.
Come sempre, la vita ti offre tutto ciò di cui hai bisogno nel momento esatto in cui ne hai bisogno: un cambio di assetto nel Black Fish Tank dovuto all’arrivo di un nuovo associato, l’architetto e fotografa Marzia Castelli, e l'ottimo successo ottenuto da uno dei nostri progetti ha fatto sì che nell’ultimo anno mi occupassi solo marginalmente di social media. Per me tutto ciò è stato provvidenziale, perché mi sentivo satura di fan, commenti, condivisioni et similia.
Ora sto tornando ad occuparmi di strategie comunicative ma con un occhio sempre più critico nei confronti dei social network. Credo che il futuro ci riserverà una frammentazione in micro comunità verticali e modulari, che potranno assemblarsi a seconda della piattaforma, del topic e del luogo fisico. Il futuro più vicino vedrà sicuramente lo spopolare di servizi di micro pagamenti on the go associati a piattaforme note agli utenti: Snapcash è già notizia vecchia, ormai si possono inviare pagamenti anche attraverso Gmail e tra poco con Facebook Messenger. Credo che tra non molto scompariranno le carte di credito e penso che sui wearable non abbiamo ancora visto niente.

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