PROMUOVERE UN BRAND ONLINE CON LE DIGITAL PR
MARIACHIARA MONTERA, digital pr e consulente
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PROMUOVERE UN BRAND ONLINE CON LE DIGITAL PR

MARIACHIARA MONTERA, digital pr e consulente

CURRY THAI VERDE - Se fossi una spezia sarei un curry thai verde (che in realtà è un mix di spezie che comprende coriandolo, curcuma, zenzero, fieno greco, paprica, cumino, scorza di limone, lemongrass, limone disidratato in polvere (limone, maltodestrina), foglie di alloro, cardamomo, chiodi di garofano, noce moscata, lemonmyrtle). Oltre ad esserne addicted, lo sceglierei perché come lui anche io sono un mix di più ingredienti, con un carattere forte ma con la duttilità di adattarsi all’ingrediente con cui si sposa valorizzandolo.

Cosa si intende per Digital PR e come funziona?Le Digital Pr sono uno dei modi, tra i più efficaci aggiungo, per dare visibilità a un brand online, non solo facendolo entrare nelle conversazioni pubbliche tra blogger e influencer, ma stringendo relazioni vere con la marca.
Se la traduzione letterale di PR è “pubbliche relazioni”, in questo caso è preferibile tradurlo come People Relations, perché l’obiettivo dei progetti di Digital Pr è quello di stringere relazioni autentiche tra la marca e chi ne entra in contatto, proprio come io da donna potrei affezionarmi a una persona, e sceglierla.
Se lo scopo, quindi, è quello di entrare nel mondo affettivo di chi andiamo a contattare, per consolidare un rapporto, farci scegliere, farci ricordare (e farci quindi comprare), il modo per farlo può variare in base agli obiettivi, al budget, alla tipologia di brand che andiamo a comunicare.
Il primo passo è sempre identico: individuare dei valori della marca da comunicare, che permettano di entrare in contatto con la sfera dei valori dell’individuo. Non è il pomodoro, ma la passione per la cucina; non è un cornetto, ma cosa ti accompagna al risveglio; non è il caffè, ma il fatto che quel caffè viene coltivato secondo principi di sostenibilità.
Siamo un po’ pubblicitari, un po’ creativi, un po’ smanettoni: il secondo passo infatti è andare a capire come comunicare questi valori, e possiamo farlo tramite eventi, progetti di ingaggio, newsletter, e tutto quello che il web ci mette a disposizione.
Dobbiamo curare i nostri contatti, che significa realizzare un database di blogger e influencer coerenti con il settore e il brand per cui lavoriamo, e curare i rapporti con loro online e offline.
Infine, dobbiamo misurare (la parte più noiosa): a seconda degli obiettivi che ci siamo dati all’inizio, dobbiamo capire se il nostro progetto ha raggiunto quegli obiettivi attraverso degli indicatori numerici relativi all’esposizione del nostro messaggio sui social e online.
Un buon Digital Pr è colui che sa pensare a lungo termine e che non promette una visibilità one shot ma la capacità di instaurare relazioni durature tra la marca e i propri contatti. Nelle slides dei miei corsi scrivo romanticamente così: “un buon engagement è per sempre”.

Da Mariachiara a Maricler nelle vesti di foodwriter e foodblogger. Ci parli del tuo blog The Chef in on the table? Ho creato il blog nel 2006 e ora è il momento di fargli voltare pagina, coerentemente con la sua natura: il blog è sempre stato in evoluzione. Quando è nato ospitava ricette e recensioni, per poi passare a un contenuto sempre più di opinione: il suo tratto distintivo, col tempo, è diventato la mia capacità di analizzare il mondo gastronomico nelle sue tendenze, criticità, protagonisti e di riversare questo in punti di vista individuali e originali che sono diventati una voce sempre più autorevole nel mondo food.
The chef è sicuramente stato il punto di partenza per tutte le opportunità lavorative che sono arrivate: dalla collaborazione con testate e blog aziendali alla voglia di approfondire la conoscenza del settore che mi ha portato col tempo a diventare Digital Pr di aziende food e ristoranti. La scelta che credo abbia più premiato è stata quella di tenere le collaborazioni fuori dal blog, non accettando post sponsorizzati, pubblicizzando prodotti, locali e iniziative che sono realmente nelle mie corde, e mantenendo un’indipendenza che col tempo si è tramutata in potere di scelta e di acquisto. E che ha costruito una reputazione sempre più forte nel mondo food.
Ora il blog è cambiato: con la mia web designer Francesca Marano (che ha realizzato anche il mio sito personale) abbiamo lavorato a un nuovo layout. Colori nuovi, categorie nuove, nuovo header, nuova bio: il blog racconterà sempre più il mondo food dal punto di vista della comunicazione, con in più diverse sorprese che non voglio anticipare.

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