FUMETTO E ILLUSTRAZIONE DELL’ERA DEL DIGITALE
JOSEPH "EON" VIGLIOGLIA, fumettista, illustratore, concept designer, coach leader Accademia iMasterArt.
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FUMETTO E ILLUSTRAZIONE DELL’ERA DEL DIGITALE

JOSEPH "EON" VIGLIOGLIA, fumettista, illustratore, concept designer, coach leader Accademia iMasterArt.

PEPERONCINO - Se io fossi una spezia, sarei un peperoncino. Perché? Perché è eccitante, energizzante e perché è rossa e io adoro questo colore.

Cosa significa fare fumetto e illustrazione nell’era del digitale: cosa è cambiato?Fare Fumetto è difficilissimo e fare Illustrazione è difficilissimo. Vero è che raccontare una storia, strutturare una sequenza, banalmente disegnare i personaggi sempre correttamente e sempre rassomiglianti a se stessi dall’inizio alla fine del racconto è davvero complesso, per non parlare del fatto che bisogna conoscere l’anatomia dinamica, le inquadrature, saper caratterizzare i personaggi, imparare a disegnare i panneggi dei vestiti, conoscere le regole della prospettiva, intendersi di architettura, fare proprie le regole della teoria delle ombre, conoscere bene il chiaroscuro e saper magari colorare e concertare una pagina graficamente in modo corretto...
Insomma un’impresa titanica!
Direi che l’aspetto artigianale è certamente alla base di entrambi i lavori e che sempre più i due Medium si influenzano a vicenda.
I fumettisti sono sempre più illustratori, da Corben a Moebius, da McKean a Sandoval, da Battagla e Toppi a Marini e De Vita, da Frezzato a Boucq a Giardino...
E gli illustratori sono sempre più fumettisti: da Liberatore a Fernandez, da Carnevale a Djurdjevic, da Segrelles a Ross.
Io stesso non so più dove collocarmi, e questo mi rincuora!
Tutto ruota, secondo me, al fare Arte.
Puoi farlo disegnando strisce giornaliere per un quotidiano o essere un pessimo artista, anche se hai a che fare con colori e gallerie.
O sei un Artista o non lo sei.
Poi sta a te scegliere come esprimerti.
Ora, parlare di prospettive del fumetto e dell’illustrazione nell’era del digitale aprirebbe un dibattito lunghissimo; certo, ciò che davvero conta –e sempre conterà- sono le IDEE e colui/colei che le realizzerà.
Cambiano gli strumenti espressivi, ma la volontà di come usarli rimane la stessa.

Sei Cofondatore di iMasterART  - Accademia della ARTI DIGITALI. Realtà giovanissima che in poco tempo vede già in attivo 3 sedi in 3 importanti città del nord, numerosi master avanzati e la vostra partecipazione alle principali Fiere di settore con workshop dedicati. Qual è la chiave del vostro successo?iMasterArt nasce dalla voglia di formare le nuove leve nel campo della videografica in ambito dei videogames e del cinema, e di tutto ciò che ingloba il mondo dell’illustrazione, il fumetto e il design. Quattro anni fa, ormai, dovevamo produrre una puntata pilota per una serie animata per la Rai, ed ecco che cercare validi collaboratori per la sua realizzazione fu indispensabile. Così, formato lo staff, e sicuri di essere pronti per partire, cominciammo. Niente di più di sbagliato!
I ragazzi coinvolti, e tutti provenienti da scuole di formazione “professionale”, in realtà preparati non lo erano affatto; i loro percorsi di studio, i diplomi conseguiti, gli stage fatti evidentemente non erano stati sufficienti per prepararli a dovere per il mercato del lavoro.
In sintesi ci ritrovammo per i 6 mesi successivi a far loro formazione perché potessero, di fatto, assolvere ai compiti loro assegnati e realizzare un prodotto di alto livello indispensabile per un cliente di alta caratura come una rete nazionale. Alla luce di questa esperienza decidemmo di fare formazione a tutti gli effetti ed ecco nascere la nostra Accademia; un’Accademia di stampo anglosassone, incentrata su una metodologia di apprendimento e formazione all’avanguardia e decisamente pioneristica visto l’odierno panorama lavorativo e accademico nel nostro Paese.
Portare nel mondo della scuola le dinamiche di produzione del mondo del lavoro, fatto di alte competenze e tecnica, unite alla ricerca e all’affinamento di un gusto estetico non provinciale ma di respiro internazionale è cosa davvero inusuale, a dir poco.È infrangere un tabù.
Ecco, la cosa più difficile credo sia insegnare a pensare come un professionista. È aiutare gli studenti ad appropriarsi di una Forma Mentis indispensabile per raggiungere una qualità tecnica ed espressiva di alto profilo.
Con iMasterArt, sono gli Artisti finalmente a dettar legge! iMasterArt è principalmente un’Accademia fondata da Artisti per formare nuovi Artisti. Insomma: “i matti si sono impadroniti del manicomio!”.
Probabilmente è questa la chiave del nostro successo.

Quali sono secondo te le tendenze di settore per il futuro?Il digitale ha possibilità molteplici, oserei dire infinite. Questo perché ha modo di esprimersi su piani virtuali. L’arte digitale è l’Arte Concettuale del ventunesimo secolo (immagino che qualcuno storcerà il naso per questa mia affermazione, il che non mi dispiace affatto). Pensiero e azione viaggiano a braccetto: ciò che immagini può essere realizzatocon tempistiche velocissime.

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